I segreti nascosti nella lettura dell’iride
Oltre le strutture nell’iride c’è molto di più:
Oltre alla struttura, alle sue modificazioni e alle macchie di pigmento è necessario prestare la massima attenzione alle eventuali striature che possono aversi nell’iride e che possiamo dividere in due grandi tipologie, le fessure radiali ed i cerchi da “crampo” oppure anelli concentrici che forniscono ulteriori indicazioni sul terreno dell’individuo in esame.
Le fessure radiali hanno l’aspetto dei raggi di una bicicletta ed indicano un certo grado di tensioni nervosa (di qualsiasi natura essa sia) nei settori in cui appaiono.
I cerchi da “crampo”, o anelli concentrici sottolineano una particolare predisposizione ai crampi ed alle contrazioni muscolari, se situati nell’iride sinistra, in particolare nella parte verso la tempia e in special modo se superiori a cinque, dovranno far pensare all’eventualità di incidenti cardiaci.
Quando queste striature sono marcate, di colore verdastro su fondo irideo marrone, rappresentano, secondo G. Verdier, il terreno artrosico, mentre, se l’iride è azzurra, questo terreno sarà evidenziato dalla comparsa di fiocchi bianchi nel mezzo della zona ciliare.
L’iride può essere paragonata ad una mappa topografica in cui, al posto delle cure di livello, troviamo le proiezioni del sistema nervoso, del cuore, dei polmoni…
L’iride si comporta come un ricevitore che raccoglie e smista nelle varie zone corrispondenti le informazioni provenienti dalla periferia e, quindi, per poter svolgere un esame corretto è necessario conoscere perfettamente queste localizzazioni.
La prima delle localizzazioni è quella a cerchi concentrici e l’interpretazione deve partire dal centro verso la periferia, perché ciò consente di mettere a fuoco molto rapidamente lo stato delle più importanti funzioni.
Dalla pupilla all’estremità della zona ciliare si individuano sette cerchi concentrici, relativi ad altrettanti sistemi funzionali ed alla proiezione degli organi sull’iride.
Esaminiamo ora questi sette cerchi raggruppandoli in tre zone corrispondenti alla descrizione anatomica dell’occhio e che sono, dal centro:
- Zona pupillare
- Collaretto
- Zona ciliare.
Nella zona pupillare troviamo tre cerchi: Il primo è il cerchio metabolico, è rosso-bruno e delimita con precisione la pupilla.
Questa formazione a festone, corrisponde di fatto all’epitelio posteriore dell’iride.
La presenza del cerchio metabolico indica che le funzioni fondamentali organiche sono integre e che, processi patologici, che potrebbero eventualmente essere individuati, nel corso dell’esame iridologico, non hanno assolutamente carattere maligno.
Questo primo esame è fondamentale per determinare il livello di gravità delle lesioni.
La stessa zona è anche il luogo in cui si proietta il sistema nervoso parasimpatico, le cui alterazioni possono produrre modificazioni del colore del cerchio metabolico o, a volte, addirittura decorarlo.
Gli altri due cerchi sono quelli digestivi e occupano la zona pupillare del cerchio metabolico al collaretto, il più interno rappresenta la funzione gastrica, l’altro l’immagine delle formazioni intestinali.
Il collaretto è il luogo di proiezione del sistema nervoso ortosimpatico delle grandi funzioni metaboliche, il rilievo ed il colore di questa zona potranno cambiare in rapporto ai vari processi patologici.
Il collaretto rappresenta il confine che delimita due versanti, uno interno alla zona pupillare e l’altro esterno della zona ciliare.
Da un punto di vista geometrico si forma un angolo, le cui variazioni permettono di classificare le diverse iridi.
Tutt’attorno al collaretto si trova il cerchio della grande circolazione, ed è questa la zona dove si proietta il sistema nervoso linfatico.
La zona ciliare, infine, comprende due cerchi, uno interno, che occupa due terzi della zona e corrisponde alla proiezione dei diversi settori organici, l’altro esterno, che occupa la restante parte e rappresenta la proiezione delle formazioni vascolari periferiche.
Il primo ed il secondo cerchio corrispondono alla circolazione dell’energia Yin, la zona tra il terzo ed il sesto cerchio della circolazione dell’energia Yang, ed infine il settimo anello al flusso dell’energia immunitaria di difesa.